Gruppo GESUALDO e VILLAMAINA
Chiesa Madre “Santa Maria della Pace”
Simbolo religioso di Villamaina, in origine cappella privata della famiglia Caracciolo inizialmente dedicata alla Madonna di Costantinopoli e successivamente a Santa Maria della Pace.
Bene ambientale architettonico: Architettura
La chiesa è andata quasi completamente distrutta con il sisma del 23 novembre 1980 e ricostruita con tecniche moderne. La chiesa si presenta con tre navate, transetto e abside, con una superficie complessiva di circa 200 mq.
Trattandosi di una chiesa di origini medievali non si hanno notizie riguardo l’autore, ma all’interno sono collocate opere risalenti a vari periodi: - Il “cenotafio” del Duca Annibale Caracciolo datato 1539; - Il trittico su legno del XVI attribuito alla Scuola di Andrea Sabatini; - L’altare posto nella navata laterale destra del XIX sec. Costruito per volontà dell’Arciprete Melchionna; - L’altare dedicato a San Paolino Patrono del 1900 e voluto dall’amministrazione comunale.
La chiesa è stata costruita a partire dal X sec., modificata ed ampliata nel corso dei secoli, dopo il crollo per il sisma dell’80 è stata ricostruita nelle forme attuali.
Via Pace – 83050 Villamaina (AV)
40.5812
15.0529
Il bene è di proprietà comunale.
Il bene si trova in buone condizioni soprattutto l’interno, mentre la facciata necessita di qualche intervento di manutenzione.
Nata in origine come cappella privata del palazzotto ducale dei Caracciolo, è un vero e proprio simbolo della storia di Villamaina. Come testimonia una lapide ritrovata dopo il 1980, la chiesa era inizialmente dedicata alla Madonna di Costantinopoli. Essa ospita il celebre monumento funerario del Duca Annibale Caracciolo. Quella dei Caracciolo è una delle più illustri famiglie napoletane. Le sue origini risalgono al sec. X. La tomba è databile con precisione al 1539, anno della morte di Annibale Caracciolo. Il monumento è finemente scolpito su pietra locale con bassorilievi classicheggianti ed altri riconducibili alla simbologia della celebre famiglia. Il coperchio del sarcofago, sistemato in posizione leggermente inclinata per permetterne la vista, rappresenta il Duca Annibale in armatura solenne. Nella chiesa madre sono collocati anche altri pregevoli lavori in pietra locale, fra cui un Cristo trionfante che risalirebbe al XIII-XIV secolo e un preziosissimo trittico raffigurante il Redentore, San Pietro e San Giovanni Battista. L’opera pittorica appartiene alla scuola di Andrea Sabatini e risale alla seconda metà del XVI secolo. La chiesa madre di Villamaina agli inizi del secolo scorso fu danneggiata da un memorabile incendio che mandò in rovina, tra le altre cose, un preziosissimo organo settecentesco. Accanto all’altare centrale, nella navata laterale destra si possono visitare l’altare fatto costruire dall’arciprete Melchionna nel XIX sec. e quello dedicato dall’amministrazione comunale a San Paolino patrono, risalente al 1900. Distrutta quasi completamente dal sisma del 23 Novembre 1980, la chiesa è stata restituita al culto nell’ultimo ventennio.