Gruppo SANT'ANGELO
Cattedrale Sant’Antonino Martire
La Cattedrale di Sant’Antonino Martire è uno scrigno d'arte e di fede. Simbolo di rinnovamento per la comunità civile e religiosa, credente e generosa e rappresenta una delle testimonianze storico-artistiche più importanti d'Irpinia nonché centro principale dell’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia.
Bene ambientale architettonico: Architettura
Sconosciuto
Inizio costruzione XI secolo
Via Duomo, Sant’Angelo dei Lombardi
40.9267
15.1766
Proprietà CEI
Ottimale
La Cattedrale, che vanta origini normanne, visto che l'originaria struttura fu edificata nel periodo 1073-1085, venne ripetutamente danneggiata e restaurata nel corso dei secoli, subendo una ristrutturazione profonda nel XVI secolo. La facciata in travertino contiene elementi lapidei di differente provenienza e mostra chiaramente le linee architettoniche relative alla profonda ristrutturazione cinquecentesca, nonostante l'evidente sovrapposizione di tratti architettonici di differenti periodi. Il portale d'ingresso in pietra, postumo in quanto risalente al XVIII secolo, è a tutto sesto, e presenta due Angeli scolpiti con i simboli della Passione. Recenti lavori di restauro hanno evidenziato la data del 1734 indicata nella parte posteriore del portone del portale d'ingresso. Sopra il portale, nella parte centrale della facciata, spiccano alcune statue, presumibilmente di epoca normanno-sveva, di cui la centrale raffigura il Redentore, mentre quelle laterali, divise alla centrale da due anfore ornamentali, si riferiscono al Patrono, S. Michele Arcangelo ed a S. Antonino Martire, a cui è dedicata la Cattedrale. All'interno, che si presenta a croce latina, con volte a botte, essendo quella centrale più ampia, si conservano delle opere d'arte: una tela raffigurante la Madonna di Montevergine di Angelo Michele Ricciardi (1744), un quadro che ritrae il Redentore di Domenico Antonio Vaccaro, statue marmoree e lignee di Santi, come quella in legno policromo dedicata all'Immacolata Concezione del 1762 e di S. Lucia, dello scultore barocco Pietro Nittoli di Lioni. Si segnalano anche il Crocifisso ligneo del XVI secolo, ubicato nell'Abside (che proviene dall'Abbazia del Goleto), ai coi piedi si trova il coro ligneo del XVIII secolo, il sarcofago dedicato a Nicola Cecere, che suo figlio Donato fece erigere nel 1562.