Gruppo ANDRETTA
Chiesa Santissima Annunziata
Secondo la delibera del Decurionato del 2 giugno 1818, l'edificio religioso, nato come Cappella, ha svolto la funzione di antica Chiesa del Comune, essendo sempre stata dotata del Campanile,”era opinione più che generale al principio del XVIII che la Cappella dell’Annunziata fosse l’antica chiesa del Comune, per aver sempre il campanile”. Inoltre, l’arciprete Angelo Acocella, nel volume “Gli edifizi e le opere del culto in Andretta”, riporta che l’antica porta d’ingresso della chiesa, con le basi su cui poggiano le colonne poco sporgenti, l’arco a sesto acuto e i capitelli è un fedele modello delle costruzioni povere del 1200.
Bene ambientale architettonico: Architettura
La Chiesa, ubicata in posizione centrale rispetto al nucleo urbano, occupa una superficie di circa 128 mq e una volumetria di circa 832 mc. L'attuale struttura, risalente al XVIII secolo, ha subito, nel corso dei secoli, notevoli trasformazioni. L'accesso alla chiesa avviene attraverso una scalinata che collega il piano stradale con la porta d’ingresso. La facciata a capanna con un imponente portale in pietra, ad arco a sesto acuto, e una nicchia ogivale, è chiusa da un timpano triangolare posto in asse con il portale sottostante. Il lato sinistro è caratterizzato dalla maestosa torre campanaria, arricchita nel 1894 di due orologi con quadranti in marmo di Carrara. L’aula di culto, a navata unica, ha una forma rettangolare ed è coperta da una volte a botte, con al centro un dipinto raffigurante la Sacra Famiglia. L’interno dell’edificio è interamente rivestito di stalli, funzionali ad una Congrega nata a metà del XVIII secolo. L'arco trionfale che introduce alla zona presbiteriale presenta decorazioni in stucco. Sull’altare dedicato alla SS.ma Vergine e dichiarato privilegiato nel 1835 troneggia la statua della Vergine e dell’Arcangelo Gabriele. Di pregevole manifattura la fonte battesimale, in pietra scolpita, posta sul lato destro dell’entrata e già esistente nel 1658.
Ignoto
XVIII secolo
Via Professore Giovanni Guglielmo, 6, 83040 Andretta AV
40.9323
15.3243
Bene architettonico della Chiesa Regione Ecclesiastica: Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco, Bisaccia Chiesa sussidiaria dipendente dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta
Attualmente la struttura religiosa è in fase di restauro
L’attuale Chiesa dell'Annunziata, costruita nel XVIII secolo, a seguito di tanti lavori e modificazioni subiti nel corso dei secoli, è difforme dall'edificio religioso originale risalente al XIII secolo. Secondo fonti storiche, nel 1576, oltre all’altare della Vergine, nella Cappella trovarono collocazione, ab antiquo, quello dedicato a Santa Sofia e, successivamente, gli altari di Santa Maria di Monserrato, patronato dalla famiglia Mauro, e di San Donato con quadro voluto da Boezio Morano. Negli atti della Visita pastorale di Mons. Capanna del 1658, per la prima volta, vengono descritte la fonte battesimale in pietra scolpita posta a destra dell’ingresso e le due campane della torre del campanile. Nel 1737 sull’altare maggiore, dichiarato privilegiato nel 1835, spicca la statua dell’Annunziata. Nel dicembre 1776 la Chiesa dell’Annunziata viene elevata, con Regio Assenso, ad Ente morale con il titolo di “Congregazione della Sacra Famiglia di Dio Gesù, Giuseppe e Maria, e della Buona Morte”. L’edificio, oggi ubicato in posizione centrale, in passato ha occupato una posizione marginale rispetto al centro urbano. È stata sede di una Confraternita dei Morti e usata, nella prima metà del XIX secolo, per seppellire i defunti. Nel 1894, sotto l’amministrazione guidata dal sindacato Giuseppe Miele di Amato, viene ricostruita la maestosa la torre campanaria, arricchita con due orologi in marmo bianco di Carrara. Nel 1930, dopo la visita pastorale, l’arcivescovo metropolitano di Conza, Giulio Tommasi, ordinò di spostare dall’altare maggiore la statua del Sacro Cuore di Gesù e di sistemarla in un luogo più decoroso. Nella prima metà del XX secolo la facciata dell’edificio sacro fu sottoposta ad un intervento di restauro: venne ricavata una nicchia murando la finestra rettangolare e l’intonaco liscio fu sostituito da un falso bugnato inserito tra due paraste e la “romanella” con un evidente cornicione. Attualmente l'edificio è interessato da un importante e delicato intervento di restauro conservativo.