Gruppo GESUALDO e VILLAMAINA
CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE CONVENTO DEI PP. CAPPUCCINI
Complesso conventuale costruito per volontà del Principe Madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa, nel 1592. Ospita la famosa “Pala del Perdono” opera pittorica di Giovanni Balducci. Soggiornò nel 1909 Padre Pio da Pietralcina.
Bene ambientale architettonico: Architettura
Complesso conventuale costruito con i materiali della zona, si presenta con chiesa ad unica navata e annesso convento con chiostro in stile rinascimentale con pozzo centrale.
Il complesso architettonico è stato voluto da Carlo Gesualdo ed ampliato dal marito della nipote Nicolò Ludovisi.
Opera realizzata nel 1592 e ampliata nel 1629. Ristrutturata dopo il sisma dell’80.
Via Dei Cappuccini – 83040 Gesualdo (AV)
41.0028
15.0424
Il bene è di proprietà dei padri cappuccini.
Il bene è in buone condizioni essendo stato restaurato dopo il terremoto del 23 novembre 1980.
La chiesa è situata in fondo alla via Cappuccini, con annesso Convento dei PP. Cappuccini. Furono fatti erigere dal principe Carlo Gesualdo nel 1592, come si legge sulla lapide apposta sulla facciata del convento. Il convento, ampliato da Nicolò Ludovisi nel 1629, è stato danneggiato dal sisma del 23 novembre 1980. La Chiesa è a una sola navata; l'altare maggiore e quelli laterali sono in marmo policromo. La facciata molto semplice e austera presenta sopra l'arco d’ingresso lo stemma del principe Carlo Gesualdo. Celebre è il dipinto che si conserva nella chiesa, intitolato "il perdono di Carlo Gesualdo"(cm 481 x cm 310) di Giovanni Balducci pittore fiorentino detto il Cosci, ritenuto dalla tradizione tenebrista l'icona del pentimento nella quale il principe avrebbe fatto trasportare per immagini il suo tormento interiore per il duplice assassinio. Per decenni è stato la sede del corso di studi in Teologia Morale per i seminaristi francescani dell’ordine dei Cappuccini. Nel convento soggiornò dal novembre al dicembre del 1909 Padre Pio da Pietrelcina. Nel convento è possibile visitare: il Museo di San Pio e Cella del Santo.