Gruppo ANDRETTA
Chiesa di Santa Maria Assunta
Oltre ad essere uno dei luoghi di fede più suggestivi, la Chiesa di Santa Maria Assunta è un autentico simbolo della comunità di Andretta.
Bene ambientale architettonico: Architettura
La Chiesa è situata su un terrazzamento, sopraelevato rispetto al piano stradale, a cui si accede attraverso un’ampia scalinata. Lateralmente alla Chiesa Madre sorge imponente la Torre campanaria, costruita presumibilmente sulle fondamenta di una delle torri del Castello medioevale di Andretta. Il campanile, con la sua cupola cuspidale, è l'elemento che domina l’intero centro storico e il territorio circostante. L’attuale impianto della Chiesa, a tre navate con absidi, differisce da quello originario a navata unica, probabilmente di origine alto medioevale. La struttura è in muratura di pietrame ed occupa una superficie di circa 986 mq e una volumetria di 8880 mc. La facciata a salienti o “a capanna composita” proietta all’esterno, mediante tetti spioventi ad altezze diverse, la suddivisione interna delle navate, la centrale più alta di quelle laterali. La facciata è scandita da quattro lesene sovrapposte che, nella parte inferiore, inquadrano la superficie rivestita in pietra nella quale si trova il portale in pietra locale con timpano curvo spezzato e, nella parte superiore, sorreggono il frontone architravato centrale. Due finestre quadrangolari laterali, la nicchia centrale e il rivestimento in pietra locale, in corrispondenza degli spigoli dell'edificio, completano la monumentale facciata. Il soffitto della navata principale è lineare e, nella parte centrale, riporta un grande quadro dell’incoronazione della Vergine del 1826, opera dei pittori Gaetano del Buono, autore anche del disegno, e Generoso Avallone. Il perimetro laterale dell’aula è definito da quattro arcate e da una fascia di trabeazione, sorretta da lesene addossate ai pilastri, e dalle finestre che illuminano la navata centrale. La zona presbiteriale, sopraelevata rispetto al piano della navata, è incorniciata da un grande arco trionfale ed è coperta da una cupola decorata con stucchi e affreschi. Sull’altare principale in marmi policromi si eleva il Trono dell’Assunta con la statua lignea della Vergine risalente al XVIII secolo. Dietro l'altare maggiore, disposto lungo la curva dell'abside, vi è il coro ligneo, in noce intagliato, del 1758. Lungo le pareti delle navate laterali si trovano: l’altare della Madonna del Rosario del XIX secolo, la Cappella di S. Antonio costruita nel 1904, l’altare con la statua seicentesca della Madonna delle Grazie, la porta della sagrestia del XVIII secolo, le statue di S. Lucia e S. Vito, l’Altare di S. Maria del Suffragio e del Purgatorio con il quadro del 1685, l’altare di S. Rocco del 1769 e l’altare di S. Gerardo. Sul fondo delle navate laterali, ai lati dell’altare maggiore, si trovano la cappella di S. Michele Arcangelo e quella del SS. Sacramento con altare in marmi policromi, coeve alla costruzione della chiesa.
La Chiesa venne costruita ex novo nella seconda metà del XVIII secolo, secondo il progetto di Padre Agostino Arace che, in un’apparizione, “vede il disegno delle navi, del cenacolo, delle stanze segrete; vede il numero degli altari e l’intera forma del Tempio che la stessa divina Sapienza desiderava”.
XVIII secolo
Piazza Municipio, 17, 83040 Andretta AV
40.9328
15.3217
Bene architettonico della Chiesa Regione Ecclesiastica: Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco, Bisaccia Chiesa Parrocchiale
Buono
In passato, anche dopo il decreto napoleonico del 1806 che stabilì la costruzione dei cimiteri fuori dai centri abitati, la Chiesa dell’Annunziata, come altri edifici religiosi, fu utilizzata per seppellire i morti. Nel 1685 l’edificio religioso versava certamente in condizioni di completo degrado e di abbandono, come rileva il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Conza, tanto è vero che molte sepolture furono facilmente profanate, come testimonia il carteggio di un processo celebrato nel 1690 contro il sacerdote dell’epoca, accusato addirittura di stregoneria. I terremoti del 1694 e del 1732 provocarono alla Chiesa danni ingenti e ulteriori, aggravando una condizione già fortemente compromessa. Padre Agostino Arace, rispondendo all’invito dell’Arcivescovo di Conza, Giuseppe Nicolai, nel 1736 avviò i lavori di ricostruzione. Il nuovo edificio religioso, in stile barocco, venne ampliato rispetto a quella originario ad una sola navata. I lavori si prolungarono a lungo e terminarono solo nel 1826. Nel 1830, non essendo ancora stato realizzato un Cimitero, la Chiesa Madre continuò ad essere utilizzata per le sepolture. Fortunatamente ancora oggi, nonostante il terremoto del 23 novembre 1980, la chiesa settecentesca dell’Assunta troneggia con la sua maestosità e bellezza nel tessuto urbano del piccolo comune irpino. L’imponente campanile, separato fisicamente dall’edificio religioso da una stradina, seguì le stesse vicende storico-costruttive della Chiesa Madre. Secondo quanto scrive Angelo Acocella, durante l’epoca feudale il campanile era “una delle varie forme di difesa della rocca del feudatario, a cui era quasi attaccato”, presumibilmente una torre. Dopo il XVII secolo, la malconcia struttura dovette crollare, “ebbe la sua avversa sorte, lasciandosi vincere dalla forza fraudolenta del tempo”, venendone utilizzati i resti con molta probabilità per consolidare la Chiesa Madre. I terremoti del 1694 e del 1732 distrussero, oltre la Chiesa Madre, anche quanto rimaneva della struttura difensiva. Nel 1813, demolita la cupola del campanile, venne realizzata una nuova copertura.